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sonic openings under pressure the drum is honor enough CIMP #305
 

 

Producer Bob Rusch always succeeds in finding musicians whom, for one reason or another, have not frequented the recording studio very much, and on his labels CIMP or Cadence Jazz Records, he catches the interesting surprise.

Patrick Brennan has already recorded for CIMP in 1998 together with bassist Lisle Ellis and returns again to the Spirit Room with works for quartet. The alto saxophonist in lengthy liner notes - truly exhaustive ones - supplies us with a picture of his activity with this formation (only four recordings, the first recorded in 1981) and of his musical and political ideas.

It's surprising to read economic commentary such as that 5% of the world's population (the USA) possesses 1/3 of the planet's resources of the planet, and a small 1% controls 40% of (US) economic resources while 10% succeed in controlling 75%. "Interesting." is the conclusion to this commentary, which raises some doubt about the music while holding the booklet before hearing the disc.


But, the argument is only to affirm that music can flourish in beneficent social conditions, and that nowadays things are deliberately going in the other direction. "Music may be free, but musicians work hard for it, and they need to eat too."

The political-economic discussion isn't there to remove attention from the music or to hide a lack of technique. Brennan's a capable instrumentalist on the alto saxophone who seems to have listened to and learned the lessons of the early Anthony Braxton, who in the '70s recorded works of absolute value on Arista that have never been reissued.

Steve Swell and the rhythm section follow attentively the leader's directives. The improvisation/ composition dichotomy strongly presents itself throughout. Brennan guides his quartet with skill through complicated scores that leave the just the right space for the expert improvisation. The dirty sounds of the trombone and the impervious course followed by the rhythm section results in what completely merits applause for the expended energy and spontaneity .

The rhythms of Newman Taylor Baker offer a true history lesson in percussion: all of it, from African to swing, to rarified contemporary. Beyond this, they are an authentic source of coherence for the entire quartet, whose playing reveals an inner logic of remarkable rigor. The title of the disc gives recognition where it's due.

Appraisal: * * * * -Luigi Santosuosso- All About Jazz Italy-10-18-04 allaboutjazz.com

 

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Il produttore Bob Rush riesce sempre a trovare dei musicisti che per un motivo o l´altro non frequentano troppo spesso le sale d`incisione e che sulle sue etichette label CIMP o Cadence Jazz Records riservano delle interessanti soprese.

Patrick Brennan ha già inciso per la CIMP nel 1998 insieme al bassista Lisle Ellis e adesso ritorna di nuovo alla sala d´incisione Spirit Room per un lavoro in quartetto. Il sassofonista contralto nelle lunghe note di copertine - veramente esaurienti - ci fornisce un quadro della sua attività con questa formazione (solo quattro incisioni, la prima risale al 1981) e delle sue idee musicali e politiche.


Sorprende leggere disquisizioni di economia del tipo: 5% della popolazione possiede 1/3 delle riserve del pianeta e un piccolo 1% controlla il 40% delle risorse economiche, mentre il 10% arriva a controllare il 75%. "Interesting", così conclude la sua disquisizione, ed a questo punto ci si potrebbe pure porre qualche dubbio di tipo musicale se prima di ascoltare il disco si prende in mano il booklet per leggerlo. Ma il suo era solo un argomento per affermare che la musica può fiorire in condizione di benessere sociale e che oggigiorno si va deliberatamente in un´altra direzione... "La musica può essere libera, ma i musicisti lavorano duro per realizzarla e devono pure mangiare!"

Le dissertazioni di tipo politico-economico non servono però a togliere l´attenzione dalla musica o a nascondere deficit di tipo tecnico. Brennan è uno strumentista di buon livello al sax alto e che sembra avere ascoltato e appreso la lezione del primo Anthony Braxton, quello che negli anni `70 incise opere di assoluto valore - e mai più ristampate - su Arista.

Steve Swell e la ritmica seguono con attenzione le direttive del leader, che ha ben presente la dicotomia improvvisazione/composizione. Guida il quartetto con perizia anche su partiture complicate che lasciano il giusto spazio ad improvvisatori abbastanza esperti.

I suoni sporchi del trombone e la ritmica seguono un percorso impervio il cui risultato complessivo merita un plauso per l´energia e la spontaneità dispensate. I ritmi di Newman Taylor Baker sono una vera lezione di storia delle percussioni, c´è di tutto, dall´africanismo allo swing alla rarefazione di tipo contemporaneo. È oltre questo, un autentico collante
per l´intero quartetto, le cui esecuzioni rivelano una logica interna di notevole rigore. Il titolo del disco gli rende la dovuta riconoscenza.

Valutazione: * * * *

Sito della CIMP:

Musicisti:
Patrick Brennan (sax alto)
Steve Swell (trombone)
Hill Greene (contrabbasso)
Newman Taylor Baker (batteria)

luigi santosuosso- all about jazz italy-10-18-04
allaboutjazz.com

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